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Con Ambra Angiolini si apre la Stagione di Prosa 2016/2017 al Teatro Tosti

Posted by: Antonio Tucci    Tags:      Posted date:  Dicembre 13, 2016  |  No comment

Teatro Tosti Ortona

Stagione di Prosa 2016/2017 

martedì 6 dicembre ore 21.15

TRADIMENTI

di HaroldPinter

Traduzione Alessandra Serra

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Ambra Angiolini  

Francesco Scianna

e con

Francesco Biscione

 

Regia

Michele Placido

 

Musiche originali Luca D’Alberto

Costumi Mariano Tufano

Scene Gianluca Amodio

Light designer Giuseppe Filipponio

 

La storia si dipana a ritroso, dal 1977 al 1968.
Emma, manager in una galleria d’arte, e Jerry, scrittore e agente letterario, si rivedono due anni dopo la fine della loro relazione. Sono stati amanti per cinque anni, distraendosi dai rispettivi matrimoni in un appartamento preso in affitto, 

finché Robert, marito di Emma e testimone di nozze di Jerry, costrinse la moglie ad ammettere il tradimento, dopo aver sospettato a lungo sulla relazione tra i due.
L’apparente banalità del ménage tra marito, moglie e amante si dissolve nel protrarsi della narrazione all’indietro. Mentre lo spettatore scopre nuovi dettagli, si delinea il carattere quasi esistenziale della condizione di tradito e traditore. 

L’inganno che copre la stanchezza di questi matrimoni, divenuti asfittici, diventa il passepartout per un’apparente libertà che, tuttavia, non va al di là della distrazione pura e semplice: i rapporti falliti restano, assieme ad una profonda stanchezza e all’impossibilità di fidarsi di chi si ha vicino.

Il testo Tradimenti nasce da uno spunto autobiografico: Pinter, sposato con l’attrice Vivien Marchant, visse una relazione lunga sette anni con la presentatrice televisiva Joan Bakewell.
Scritta nel 1978 e ambientata tra Londra e Venezia, questa è una delle commedie più famose dello scrittore premio Nobel 2005 per la letteratura, già portata sul grande schermo nel 1983, diretta da David Hugh Jones con Jeremy Irons, Ben Kingsley e Patricia Hodge.

 

Note di Regia

 Leggendo la commedia di Pinter, che va a ritroso dal 1977 al 1968, con i miei attori Angiolini, Scianna e Biscione, abbiamo fatto un gioco, cioè leggerla dall’ultima scena, che si svolge appunto nel 1968, per poi procedere fino al 1977… Essendo stato personalmente coinvolto in quegli anni sessantottini (avevo 22-23 anni) sia da un punto di vista politico che sentimentale, mi sono confessato e rivelato agli attori della compagnia, raccontando il mio Sessantotto e come la commedia di Pinter mi abbia toccato anche da un punto di vista autobiografico. Ho raccontato di una personale parabola sentimentale e politica e di come quegli amori di gruppo, la libertà sessuale, le prime trasgressioni, i furori rivoluzionari siano stati poi, negli anni a venire, traditi e a volte falliti miseramente. La storia di quegli anni parla, e non solo per me, di amori finiti, ma soprattutto di tradimenti politici, ideologici e sociali. Ecco, sì, forse questo testo si può leggere non solo come la fine di una storia d’amore più o meno grande, ma anche come un totale fallimento di un’utopia rivoluzionaria che voleva migliorare e cambiare il pensiero occidentale. E, proprio come nel testo di Pinter, anch’io, che facevo parte di quella generazione, mi ritrovo oggi di nuovo punto e accapo.

Michele Placido

BIGLIETTI

II settore: euro 13.00 / ridotto euro 10.00  III settore: euro 9.00 / ridotto euro 7.00

Le riduzioni per i biglietti sono a favore degli spettatori di età fino a 26 anni e oltre 65

 

Biglietti in vendita presso il Botteghino del Teatro il giorno 6 dicembre dalle ore 18.00

info 329.1968711

 

Apertura ore 20.30 

Si raccomanda la massima puntualità, 

non sarà possibile entrare in Teatro a spettacolo iniziato

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Antonio Tucci




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